Cari colleghi a seguito dell'entrata in vigore delle nuove norme tecniche sulle costruzioni, il Dirigente UTC del comune di Caltagirone ha ritenuto di convocare le rappresentanze dei professionisti al fine di discutere sulle modalità di presentazione dei progetti. In verità la discussione si è concentrata sulle competenze professionali dei geometri ed in particolare sulla opportunità che i progetti siano firmati assieme a professionisti laureati (le modalità da stabilire). Io mi trovavo per caso all'ufficio tecnico, e uscito dalla quarta commissione consiliare, avevo chiesto di visionare (come Consigliere) l'aula delle riunioni, al fine di poterne usufruire. All'interno della stessa, trovo tutti in riunione e decido di parteciparvi. Vi garantisco che eravamo accerchiati. Tutti contro di noi, tutti a giustificare, con fantasiose argomentazioni, l'opportunità che i progetti edilizi siano controfirmati con ingegneri o architetti. Anche il Dirigente dell'Ufficio Tecnico di questo parere. Do atto del dell'atteggiamento corretto e moderato del nostro Presidente che ha fatto un grande sforzo di diplomazia. Io purtroppo non mi sono potuto trattenere e qualsiasi siano le conseguenze personali che dovrò subire, non accetterò mai alcuni principi ed argomentazioni prive di fondamento, nemmeno mi faccio abbindolare da qualche intellettuale che certamente sa argomentare bene e fa bella filosofia, però supportata dal nulla. Ho dichiarato che il mio ragionamento era a titolo personale ed ho spiegato i motivi della non condivisione degli argomenti esposti dall'ingegnere capo ed altri. Parto da un assunto, ho detto, noi geometri siamo competenti a progettare modeste costruzioni in cemento armato, compreso calcoli e direzione lavori. E' una nostra scelta quella di non fare i calcoli, come gran parte degli architetti, preferiamo farli fare agli ingegneri. Ma non è ammissibile che da questo si debba passare a dover chiedere la firma di un ingegnere per presentare anche un progetto di un piccolo fabbricato. I geometri dobbiamo avere la libertà di instaurare un incarico personale con il cliente, di predisporre un progetto e di presentarlo senza chiedere niente a nessuno, senza nessuna costrizione a collaborare con chicchessia. Il mio ragionamento, poi, è continuato su questa linea, richiamando le leggi 64/74 e 1086/71 che statuiscono le competenze dei geometri in materia di cemento armato e questioni sismiche. Alcuni (ignoranti della materia?) hanno inveito contro me perché secondo loro leggi abrogate. A me non risulta.... e poi dicono di essere competenti! Comunque è stato giusto l'atteggiamento del Presidente Iatrino, che si è rimesso alle decisioni dell'assemblea dei geometri da convocarsi al più presto. Ma il mio intervento era necessario perché sono partiti per ammazzarci e ci voleva qualcuno che con altre argomentazioni dimostrava ferma contrarietà. Non ritengo che dobbiamo cedere di un passo per tanti motivi ma me ne vengono in mente tre: il primo, perché le proposte avanzate da alcuni sono illegittime ed illegali; il secondo, per orgoglio e dignità professionale; il Terzo, perché ne vale della nostra capacità economica che ci consente di mantenere le nostre famiglie ed i nostri figli, accedendo ad un mercato modesto, che certamente non ci fa ricchi e possidenti, ma solo umili professionisti lavoratori a servizio della gente. Questi signori hanno un disegno chiaro in mente, quello di renderci loro succubi, noi dobbiamo stare uniti e non farci sopraffare. Per favore partecipate al forum con una vostra idea o contributo
[Modificato da info@claudiodepasquale.it 02/07/2009 20:38]